Intendo dire che è normale, soprattutto se pensi alla storia della nostra pensola dalla caduta dell'Impero romano, frazionata in comuni e città sempre in lotta tra loro, e che le suddivisioni tra città e città , tra regione e regione, con dialetti ecc, li trovi in qualunque nazione di una certa estensione territoriale. Questo non vuol dire niente: in francia sono Ipernazionalisti eppure hanno anche loro queste divisioni tra regioni e città .
Secondo me il percorso dell'unificazione si è scontrato con la seconda guerra mondiale. Il nazionalismo, che veniva durante la guerra "abusato" per fini propagandistici, ha finito per essere considerato nel dopoguerra come una cosa negativa.
Da allora sembra ci ha legato solo lo sport, ma in realtà credo che lo sport sia un modo inconscio per sfogare questa esigenza del popolo, di andare dietro a una bandiera, di sentirsi parte di qualcosa di collettivo. In pratica tifando l'Italia ci si può sentire parte di qualcosa senza doversi "vergognare" del proprio nazionalismo. Se no non mi spiegherei tutta la festa e la felicità che c'è stata quando abbiamo vinto i Mondiali di calcio, tutti ci abbracciavamo tra sconosciuti e festeggiavamo insieme quella notte... in fondo solo per una coppa di calcio, per tutti è normale ma se ci pensate bene è assurdo!
(beh...anche il fatto che mi metta a montare e smontare pezzi di trottole, per mia moglie è abbastanza assurdo XD)